Organizzazione Aziendale
22.03.2024

Esplorare l'Employee Journey con la Generazione Z - Strategie vincenti per coinvolgere e trattenere i talenti emergenti

Nel contesto dinamico del mondo del lavoro, due tendenze pongono sfide significative per i colleghi HR: la sfida generazionale e, in particolare, le esigenze della Generazione Z, nonchĂ© le aspettative riguardanti l’interazione con l’organizzazione e, di conseguenza, l’Employee Journey.

Una generazione in particolare sta lasciando un’impronta significativa sulle pratiche aziendali: la Generazione Z, ovvero ragazzi/e nati tra il 1995 e il 2012 che portano con sĂ© un’identitĂ  evolutiva anche rispetto ai vicini Millennials, influenzata da esperienze digitali immersive e con un set valoriale incentrato sull’autenticitĂ , flessibilitĂ  e realizzazione personale. Parallelamente, il concetto di “Employee Journey” ha guadagnato sempre piĂą rilevanza nelle strategie di gestione delle risorse umane e in maniera piĂą ampia in quelle di interazione tra persona e organizzazione. L’Employee Journey, o “percorso del dipendente”, rappresenta il viaggio completo di un individuo all’interno di un’organizzazione, dall’attrazione e selezione fino all’uscita, includendo esperienze chiave come l’onboarding, il coinvolgimento negli obiettivi aziendali e la performance, il riconoscimento, lo sviluppo professionale e di carriera.

La nostra intenzione è di approfondire la correlazione tra l’Employee Journey e la Generazione Z, fornendo indicazioni sulle pratiche per coinvolgere, sviluppare e trattenere i talenti emergenti di questa generazione.

Definizione e vantaggi dell’Employee Journey

Come accennato nell’introduzione, l’Employee Journey si riferisce al percorso che un dipendente compie all’interno di un’organizzazione, dall’assunzione fino alla fine del suo rapporto con l’azienda. Questo concetto è simile al Customer Journey, che riguarda il percorso che un cliente compie dall’interazione con un’azienda fino all’acquisto e oltre. L’Employee Journey considera tutti i punti di contatto tra l’impiegato e l’organizzazione.

Una Employee Journey ben delineata è fondamentale a determinare l’ingaggio del dipendente e realizzare appieno il suo potenziale di contribuzione determinando produttività e wellbeing.

Un’esperienza positiva per i dipendenti può aiutare a l’azienda a collocarsi efficacemente nel mercato del lavoro, agevolando l’attrazione di talenti qualificati e trattenendo i dipendenti di valore. Allo stesso tempo, identificare e affrontare i punti critici nel percorso dell’impiegato può contribuire a ridurre il turnover, consentendo all’azienda di risparmiare sui costi associati alla sostituzione dei dipendenti e mantenendo la continuitĂ  nelle operazioni, apportando un miglioramento generale della cultura aziendale. In sostanza la cura nell’esperienza di interazione tra persona ed organizzazione offre l’opportunitĂ  di promuovere una cultura aziendale positiva, inclusiva e orientata al benessere dei dipendenti, creando un ambiente lavorativo che favorisce la collaborazione, la creativitĂ  e la soddisfazione personale.

Le nuove “leve” del mondo del lavoro: La Generazione Z

Fondamentale per le aziende è essere consapevoli delle caratteristiche di mindset generazionale, con ovvie distintivitĂ  personali. Per le aziende è bene prendere atto che molti membri della Gen Z sono orientati all’autoapprendimento e all’imprenditorialitĂ , cercando modi per realizzare i propri obiettivi in modo autonomo e creativo con una distintiva consapevolezza e sensibilitĂ  verso il tema benessere mentale, superiore a quella dei loro genitori. La Gen Z mostra infine una maggiore sensibilitĂ  e apertura verso la diversitĂ  di genere, razza, etnia, orientamento sessuale e altro ancora, spingendo per una maggiore inclusione e rappresentazione delle minoranze in tutti gli ambiti della societĂ .

Una nuova sfida per le organizzazioni

Le sfide che un dipartimento delle risorse umane (HR) può affrontare nell’attrarre la generazione Z includono la necessitĂ  di disegnare il journey e quindi l’employee experience con riferimento ai diversi segmenti generazionali e ancora di piĂą in riferimento a questa generazione, particolarmente sensibile ai temi dell’esperienza, personalizzazione e valorizzazione individuale.

Le aziende che saranno capaci di ridefinire il journey dell’esperienza dell’employee, a partire dai suoi bisogni (pain – gain – valori – convinzioni – criteri decisionali) ovvero utilizzeranno un personas design avranno maggiori probabilità di attrarre e trattenere i talenti della generazione Z e ottenere un vantaggio competitivo nel mercato del lavoro.

Vediamo a seguire gli elementi da considerare per il disegno del journey:

 

  1. Comunicazione e branding: La generazione Z è cresciuta in un mondo digitale ed è abituata a consumare informazioni rapidamente attraverso piattaforme digitali e social media. Le aziende devono adottare strategie di comunicazione e di branding che catturino l’attenzione di questa generazione attraverso canali digitali e messaggi autentici e coinvolgenti.
  2. FlessibilitĂ  e lavoro remoto: La generazione Z apprezza la flessibilitĂ  nel lavoro e spesso preferisce opportunitĂ  di lavoro remoto o flessibile. Le aziende devono essere pronte a offrire tali opzioni di lavoro per attrarre e trattenere i talenti della generazione Z.
  3. Sviluppo professionale e opportunitĂ  di crescita: Gli appartenenti alla generazione Z sono interessati a svilupparsi professionalmente e a crescere nella propria carriera. Le aziende devono offrire opportunitĂ  di formazione, attivitĂ  di mentoring e sviluppo professionale per attrarre e trattenere i talenti della generazione Z.
  4. Tecnologia e strumenti moderni: La generazione Z è cresciuta con la tecnologia e si aspetta di lavorare con strumenti moderni e tecnologicamente avanzati. Le aziende devono fornire soluzioni digitali e tecnologiche all’avanguardia per supportare il lavoro dei dipendenti della generazione Z.
  5. Coinvolgimento sociale e ambientale: La generazione Z si preoccupa delle questioni sociali e ambientali e cerca di lavorare per aziende che condividono i loro valori. Le aziende devono dimostrare un impegno nei confronti della sostenibilitĂ  e della responsabilitĂ  sociale per attrarre e trattenere i talenti della generazione
  6. Equilibrio tra vita professionale e personale: La Generazione Z attribuisce grande importanza all’equilibrio tra vita professionale e personale. Le aziende possono offrire flessibilitĂ  nell’orario di lavoro, politiche di lavoro da remoto e benefici che favoriscano il benessere dei dipendenti, come giorni di ferie retribuiti e programmi di assistenza per la salute mentale.

 

Disegnare l’Employee experience considerando questi elementi determina il tanto desiderato employee engagement (coinvolgimento dei dipendenti), responsabile del livello di connessione emotiva e di motivazione che un dipendente prova nei confronti del proprio lavoro, dell’organizzazione per cui lavora e dei suoi obiettivi aziendali. Determinando anche senso di appartenenza, impegno e entusiasmo nei confronti del proprio ruolo e dell’azienda nel suo complesso. Il recente studio (Jayahti & Mathews, 2023) convalida che dimensioni come avere opportunitĂ  di sviluppo di carriera, fiducia e rispetto, sicurezza del lavoro, premi e riconoscimenti, non prettamente economici, sono determinanti per l’ingaggio.

Cosa provoca maggiormente il Turnover nella Gen Z?

Portiamo ora l’attenzione al turnover volontario della Generazione Z, intesa come la percentuale di dipendenti che lascia per scelta personale l’azienda, e promuovere la soddisfazione dei dipendenti. Sulla base di quanto affrontato nei precedenti capitoli, il turnover tra i membri della generazione Z può essere influenzato dalla mancanza di opportunitĂ  di sviluppo professionale o comunque di chiarezza sulle opportunitĂ . Dal non adeguato coinvolgimento a un’organizzazione del lavoro poco flessibile, a una cultura aziendale non allineata ai valori personali e una comunicazione interna poco trasparente, accessibile e personalizzabile e attenta alle dimensioni emotive e interattiva.

Elevando l’Employee Journey e l’Onboarding: Gen Z e l’Innovazione delle Piattaforme AI e Metaverso

Un vero supporto e risposta ai bisogni che abbiamo esposto, è l’introduzione di innovazioni tecnologiche come l’Intelligenza Artificiale (AI), la RealtĂ  Aumentata e Virtuale, essenziali specie in alcun touch point dell’Employee Experience, come l’onboarding e lo sviluppo. Attraverso soluzioni di Machine Learning le piattaforme AI possono analizzare i dati personali e le preferenze dei dipendenti, suggerendo opportunitĂ  di formazione o progetti basati sugli interessi e sulle competenze individuali. I chatbot basati sulla AI possono fornire supporto e risposte immediate alle domande dei dipendenti, riducendo il bisogno di interazioni umane per questioni di routine come ferie, politiche aziendali, o benefit. Le piattaforme AI possono creare percorsi di formazione su misura per i dipendenti della Gen Z, tenendo conto del loro stile di apprendimento, delle aree di interesse e delle competenze necessarie per lo sviluppo di carriera.

Inoltre, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale, le piattaforme possono analizzare i dati delle prestazioni dei dipendenti per identificare tendenze, fornire feedback tempestivi e suggerire opportunitĂ  di miglioramento. Indubbiamente, l’impiego delle piattaforme AI rappresenta un vantaggio competitivo non irrilevante per le aziende stesse. I sistemi di AI possono automatizzare il processo di selezione dei candidati, utilizzando algoritmi per identificare i migliori talenti tra i candidati della Gen Z, riducendo il tempo e le risorse necessarie per l’assunzione. In una fase successiva all’assunzione, le piattaforme AI possono monitorare i segnali di benessere dei dipendenti della Gen Z, come il livello di stress o l’equilibrio lavoro-vita, e suggerire interventi o risorse per migliorare il loro benessere complessivo. L’utilizzo delle piattaforme AI nel processo di Employee Journey per i dipendenti della Gen Z può dunque migliorare l’esperienza complessiva, aumentare l’efficienza operativa e favorire lo sviluppo professionale dei dipendenti piĂą giovani.

Ultimamente molte piattaforme AI ha implementato le procedure di onboarding, rendendole ancora piĂą efficienti e personalizzabili a seconda delle esigenze del singolo dipendente. L’onboarding è il processo attraverso il quale un nuovo dipendente viene integrato e orientato all’interno di un’organizzazione. Questo processo inizia dal momento in cui il candidato prende il primo contatto con l’organizzazione e prende sempre piĂą forma e consistenza. In sostanza nel design dell’esperienza e delle interfacce di relazione l’AI può assolvere, in combinazione e integrazione alla relazione umana ed essere buddy, orientatore, trainer ed istruttore, coach, mentore, referente di processo ed essere un valido strumento per fornire informazioni, le risorse e le competenze necessarie per avere successo nel suo ruolo, nonchĂ© di facilitare la sua integrazione nella cultura aziendale e nei processi di lavoro. Questo può includere attivitĂ  come la presentazione dell’azienda, la formazione sulle politiche e procedure, l’introduzione ai colleghi e la creazione e la gestione di un piano di sviluppo professionale. Riassumendo i vantaggi sono:

 

  1. Personalizzazione dell’esperienza: adattare l’onboarding in base alle esigenze specifiche di ciascun dipendente, tenendo conto del loro background, delle competenze e delle preferenze.
  2. Automazione dei compiti amministrativi: automatizzare compiti ripetitivi e amministrativi associati all’onboarding, come la compilazione di documenti, la preparazione di materiale informativo e la gestione dei processi di firma elettronica.
  3. Assistenza virtuale: i chatbot basati sull’AI possono fornire supporto istantaneo e personalizzato e disponibile sempre e da qualsiasi device ai nuovi dipendenti durante il processo di onboarding, rispondendo alle loro domande e guidandoli attraverso i vari passaggi e le risorse disponibili.
  4. Valutazione delle prestazioni: supportare il manager nel monitorare le prestazioni e l’adattamento dei nuovi dipendenti durante il processo di onboarding, identificando eventuali aree di difficoltĂ  o opportunitĂ  di miglioramento e suggerendo la collaborazione con colleghi /mentor
  5. Analisi dei dati: identificare tendenze, modelli e aree di miglioramento o meglio per la definizione di nuovi servizi.
  6. Miglioramento dell’esperienza dipendente: aumento del coinvolgimento, la soddisfazione e la retention nell’azienda

 

Alle soluzioni AI correliamo inoltre l’integrazione VR – AR, assolutamente di impatto per la sua capacità di attivare l’embodiment emotivo. Una ricerca condotta da un team dell’Università di Nottingham nel Regno Unito ha dimostrato che le persone coinvolte in una formazione in un ambiente VR hanno dimostrato un maggiore coinvolgimento e una migliore conservazione delle informazioni nel tempo, superando le loro controparti che hanno ricevuto una formazione PowerPoint standard.

PASSIAMO ALL’AZIONE!!!

Sebbene l’onboarding basato sull’intelligenza artificiale, con integrazione di moduli in VR / AR per l’addestramento tecnico e di scenario, presenti numerose opportunità, è importante riconoscere le potenziali sfide correlate alla necessità di progettare e disegnare con cura il journey di esperienza e di selezionare attentamente le soluzioni tecnologiche, i canali e le interfacce abilitanti per ogni singola fase e touch point del journey, tenendo conto contemporaneamente della la soddisfazione dei bisogni cognitivi, emotivi e relazionali delle persone coinvolte.

Integrando le strategie precedentemente discusse nell’Employee Journey, le aziende hanno effettivamente l’opportunitĂ  concreta di creare un ambiente di lavoro stimolante e gratificante che rispecchi i valori e le aspettative delle diverse generazioni. Tuttavia, ciò non avviene attraverso l’applicazione sterile di una tecnologia, seppur “miracolosa”, ma solo tramite una sfida che coinvolge una comprensione approfondita delle preferenze, motivazioni ed emozioni di ogni target, e l’utilizzo di un approccio progettuale guidato dal Service Design e da un approccio strategico alla Diversity e Inclusion.

Noi di WISE-ING, con il nostro approccio centrato sull’essere umano - Human Centered, la sensibilitĂ  all’innovazione come opportunitĂ  di risposta ai bisogni delle persone e l’utilizzo di percorsi progettuali ispirati al Service Design, abbiamo giĂ  accompagnato aziende nella ridefinizione e nello studio dei vari target, nella definizione e profilazione delle “personas” indispensabili per il disegno dell’employee journey.

Ecco alcune delle nostre esperienze:

Abbiamo collaborato con una multinazionale italiana nel settore della moda-lusso per bambini, ridisegnando il processo di recruiting e onboarding per garantire un’esperienza distintiva nei negozi.

Con un’azienda TLC, abbiamo progettato un percorso di formazione e gestione delle conoscenze (journey di training e knodwelde management) per gli operatori sul campo, con il tema di Eugenio Gatto abbiamo realizzato un progetto di sviluppo delle competenze di cooperazione, problem solving e regolazione emotiva attraverso un simulatore VR e un laboratorio riflessivo.

Abbiamo coinvolto l’intero management di una multinazionale farmaceutica nella ridefinizione del “Leadership Journey”, ridefinendo i punti di contatto e di coinvolgimento.

Abbiamo anche sviluppato un’attivitĂ  di Product Selection per offrire ai nostri clienti una soluzione integrata, chiavi in mano (design processo + tecnologie AI + implementazione + formazione), per il processo di onboarding.

Attualmente, stiamo organizzando un programma formativo interaziendale dedicato ai colleghi HR, consapevoli che anche per questo ruolo è giunta una nuova era, richiedendo quindi nuove competenze e pratiche professionali diverse. Vi invitiamo a contattarci via mail all’indirizzo info@wise-ing.it per analizzare nel dettaglio le vostre necessitĂ  e condividere con voi la nostra esperienza.

Articolo scritto da:

Fotografia di WISE~ING

WISE~ING

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