Digital Trasformation
29.11.2022

L'importanza delle DIGITAL SOFT SKILL per il vantaggio competitivo

GAP DI CULTURA ORGANIZZATIVA PRIMA CHE TECNOLOGICO

La tecnologia è ovunque, pervasiva nell’occupare sempre di più spazi importanti della nostra vita, dal lavoro alla vita privata. Questo vuol dire che tutti i settori della società e della produzione - sia di prodotti che di servizi - e dunque tutti i processi sono direttamente o indirettamente coinvolti e regolati dal punto di vista digitale.

Le imprese e le organizzazioni stanno comprendendo sempre di più il potenziale enorme della tecnologia nel produrre valore, perché offre la possibilità potenziata di leggere e poter governare la complessità attuale e non solo. Il nostro utilizzo genera, diffonde e distribuisce continuamente dati ed informazioni preziosi che uniti alla capacità di collegamento ed interpretazione consentono di offrire nuovi prodotti e soluzioni in grado di soddisfare clienti sempre più esigenti.

Dietro alla capacità di produrre valore c’è un’organizzazione in grado di muoversi in maniera efficace e generativa, alleggerendo i processi, riducendo gli sprechi e coinvolgendo i collaboratori nella continua evoluzione aziendale, inclusa quella digitale che facilita notevolmente quanto detto e ne determina positivamente la differenza.

Tuttavia, la tecnologia in sé e per sé non rappresenta una panacea che ci preserva da tutte le incertezze, né automaticamente è in grado di semplificarci la vita, ridurre i costi e soddisfare i nostri clienti. In questo recupero accelerato al digitale da parte delle organizzazioni, in WISE~ING spesso vediamo confondere i mezzi con il fine. Questo aspetto apparentemente poco importante, in realtà ha forti impatti nel rallentare il processo di digitalizzazione aziendale, limitarne i benefici e ridurre i vantaggi per tutti gli stakeholders.

Come anche Flavia Marzano, Presidente del Comitato tecnico-scientifico della Fondazione AMPIORAGGIO, ha affermato in una interessante intervista che WISE~ING le ha fatto recentemente, prima di introdurre una qualsiasi tecnologia o tools, i processi vanno precedentemente pensati già in chiave digitale. Questo vuol dire ripensare l’organizzazione e la sua “cultura” prima dell’introduzione della tecnologia, vuol dire coinvolgere tutti i livelli aziendali e accompagnarli verso questo cambiamento. Un cambiamento che riguarda non solo il tipo di lavoro ma soprattutto l’approccio al lavoro, un esempio per tutti l’introduzione forzato dello smartworking.

SMART WORKING O TELELAVORO?

Sentiamo sempre parlare di smart working ma la realtà ancora rimanda a scenari poco smart.

Dopo il primo periodo dell’emergenza Covid19, nel quale tante organizzazioni sono state costrette a tenere i propri collaboratori a casa e ad approntare al meglio che si poteva l’attività lavorativa da remoto, ci si è resi conto che quello che spesso sentiamo chiamare smart working altro non è che semplice telelavoro cioè lavoro a distanza. Questo non soltanto per le infrastrutture non sempre adeguate o la tecnologia utilizzata, quanto per una modalità di leggere il lavoro, il suo scopo, e di conseguenza i processi, la gestione delle attività e le dinamiche collaborative che nella sostanza non sono cambiati.

Smart working o Telelavoro?

Nella maggior parte dei casi, soprattutto nelle PMI, la cultura organizzativa e l’approccio al lavoro è rimasto analogico con l’utilizzo di qualche tecnologia in più.

Cambiare lo spazio fisico dove si svolge il lavoro, come dimostrato, non vuol dire necessariamente cambiare lo spazio mentale con cui si agisce (#mindset). Come l’utilizzo della tecnologia non semplifica e alleggerisce automaticamente il nostro modo di lavorare od offre il vantaggio competitivo desiderato.

LA TECNOLOGIA È ORIZZONTALE, COLLABORATIVA ED ECOSISTEMICA

Un punto essenziale da comprendere, se si vuole introdurre e realizzare in modo soddisfacente per tutto l’ecosistema – azienda, collaboratori, clienti/utenti, fornitori, ecc - un processo di trasformazione digitale in azienda, è che questo una volta avviato riguarderà tutto l’ecosistema e tutti i livelli organizzativi.

Cosa intendiamo per realizzare in modo soddisfacente un progetto di Trasformazione Digitale aziendale?

Human & Digital è l’area dedicata alla Trasformazione Digitale.

Su questo in WISE~ING abbiamo le idee chiare, HUMAN & DIGITAL è l’area dedicata alle organizzazioni che hanno compreso quanto sia importante accompagnare le persone nel processo di Trasformazione Digitale mettendole al centro e coinvolgendole nel ridisegno dei processi che li vede partecipi, e al contempo pensando al beneficio che ne trarranno tutte le persone interne ed esterne all’azienda.

La tecnologia deve saper supportare nello sviluppo di ricchezza e benessere per tutti, e perché questo accada occorre che sia pensata a vantaggio di tutti. Deve poter collegare i diversi livelli aziendali in una logica sempre più condivisiva e partecipativa, distante da quelle a silos e verticali conosciute fino a poco tempo fa.

La creazione di valore è sempre più legata alla dimensione relazionale, che consente di mettere a confronto e far dialogare tante competenze appartenenti a mondi diversi. In questo senso la tecnologia è orizzontale, collaborativa ed ecosistemica.

IMPATTI DELLA TRASFORMAZIONE DIGITALE

Velocità e impatto della trasformazione digitale.

Come sostiene Walter Ruffinoni, AD di NNT DATA Italia, in un suo recente intervento all’Empowert The Future, il digital summit di Forbes Italia dedicato all’innovazione e alla sostenibilità

«Velocità, incertezza e complessità sono aspetti che questa transizione digitale porta con sé nel fare azienda, e collaborare all’interno di un ecosistema diventa fondamentale per disegnare il futuro e rispondere ai nuovi bisogni».

Velocità, incertezza e complessità sono anche le caratteristiche dello scenario in cui le organizzazioni operano, e che grazie alla transizione digitale possono essere almeno in parte governate e gestite grazie all’utilizzo della tecnologia e alle digital soft skills.

L’attenzione e l’impegno delle aziende nel compiere questo passaggio, riguarda in particolare l’ambito organizzativo, lo sviluppo di nuove competenze delle persone compresa la capacità di collaborare in maniera flessibile e veloce, e quello della relazione con il cliente/utente che cambiano proprio con la digitalizzazione attraverso l’uso di device.

Saper selezionare ed analizzare dati per comprendere meglio scenari complessi e sviluppare nuovo business, avere tutti la capacità di lavorare per obiettivi e sentire la responsabilità condivisa della creazione di valore sapendo anche collaborare a distanza, così come saper guidare, motivare e far crescere i collaboratori senza averli costantemente sotto gli occhi, sono solo alcuni aspetti importanti che con un progetto di Trasformazione Digitale ben strutturato e lo sviluppo adeguato di digital soft skills è possibile gestire con ottimi risultati e meno affanno.

DIGITAL SOFT SKILL

Cosa caratterizza le digital soft skills e perché sono così importanti nei progetti di Trasformazione Digitale?

Con le dimensioni assunte dalla Trasformazione Digitale avvenuta negli ultimi anni, all’importanza indiscussa delle soft skills, competenze afferenti all’area cognitivo-comportamentale e relazionale, si sono fatte strada anche quelle delle digital soft skills. Queste ultime si distinguono dalle prime non solo per la capacità e l’utilizzo di strumenti digitali, ma anche perché consentono di leggere, interpretare e poter agire nella realtà in modo diverso proprio con il supporto della tecnologia. Grazie a queste competenze possiamo utilizzare la tecnologia per poter migliorare i nostri risultati, portare maggiore benessere nelle nostre vite ed evitare gli impatti negativi che un loro uso non appropriato può provocare.

Digital Soft Skills

Ne ho selezionate alcune di quelle che per la mia esperienza ritengo le più importanti.

#digitalliteracy – intesa quale capacità di selezionare dalla rete informazioni vere ed utili, e di saperle mettere in una relazione più o meno ampia tra di loro in funzione delle attività da svolgere e da sviluppare.

#e-leadership – competenza che riguarda l’attività di coordinamento a distanza. Oltre alle capacità tipiche della leadership – visione, guida, ingaggio, motivazione, supporto allo sviluppo delle competenze dei collaboratori, ecc. – richiede un maggiore sforzo nel saper delegare, guidare per obiettivi, motivare, e facilitare il lavoro di gruppo anche attraverso l’uso di device e tools digitali.

#digitalteamworking – saper collaborare e condividere informazioni attraverso l’uso di tecnologie e tools digitali.

#knowledgenetworking – capacità di capitalizzare conoscenze e know how presenti in rete contribuendo ad ampliarle e a svilupparle ulteriormente in modo condiviso.

#virtualcommunication – competenza che riguarda non solo la forma – ad es. capacità di strutturare contenuti digitali in modo visuale, lunghezza del testo, linguaggio da utilizzare, ecc. – ma anche saper gestire la propria identità digitale, conoscere ed utilizzare in modo appropriato ed efficace i diversi canali social.

#digitalprivacy - competenza molto importante soprattutto con l’avvenuta diffusione dello smart working, perché legata alla capacità di saper proteggere da attacchi esterni i propri dispositivi, i dati personali e la propria privacy e quella delle persone con le quali abbiamo relazioni di lavoro.

#digitalawarness – la capacità di aggiornamento continuo sull’evoluzione degli strumenti digitali e sulle potenzialità d’uso anche con l’obiettivo di favorire un miglior equilibrio tra vita professionale e vita privata, e tutelare la salute ed il benessere della persona.

Contattaci all’indirizzo info@wise-ing.it per costruire insieme il percorso di sviluppo delle digital soft skills più utili per la tua organizzazione.

Articolo scritto da:

Fotografia di Claudia Massa

Claudia Massa

Co-Founder & Partner

Co-Founder e Partner WISE-ING Società Benefit, Consulente per lo Sviluppo del Business

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