7 PAROLE UTILI per una trasformazione digitale efficace
IL CAMBIAMENTO CON LA TRASFORMAZIONE DIGITALE
Indice
In cosa l’attuale #trasformazionedigitale si differenzia dalle tante innovazioni che negli anni hanno sollecitato le aziende a modificare i propri modelli organizzativi e le persone a cambiare il loro modo di lavorare?
Perché all’eccitazione del mondo consumer nei confronti dell’ultima tecnologia di turno, non sempre corrisponde da parte delle imprese la stessa permeabilità ad adottare strumenti innovativi che facilitino la gestione, migliorino i processi e riducano i costi?
La domanda nasce a valle della mia esperienza professionale, per lo più maturata in realtà dove la tecnologia è l’elemento identitario che caratterizza le attività e la forma mentis di chi all’interno di esse lavora, e dall’osservare quanto sta accadendo negli ultimi due anni nelle organizzazioni che hanno richiesto a WISE-ING una consulenza per affrontare i cambiamenti tecnologici e non solo, rimandati o addirittura evitati fino alla pandemia.
La conclusione a cui sono arrivata, gestendo progetti di accompagnamento alla #trasformazionedigitale, è che focalizzarsi sulle tecnologie non aiuta nel trovare risposta a quelle domande né a comprendere bene cosa comporta la realizzazione di questo “passaggio”.
Altri e più importanti sono gli elementi che influiscono sull’efficacia o meno di questa transizione. Il breve excursus che segue vuole essere una premessa alle 7 PAROLE UTILI PER UNA TRASFORMAZIONE DIGITALE EFFICACE.
SPAZIO E TEMPI
Ho iniziato a lavorare quando ancora non c’erano i computer ma solo macchine da scrivere con tasti durissimi da digitare. Il passaggio dalla macchina da scrivere manuale a quella elettronica sembrò già straordinario. Seguirono i primi computer, i fax, le prime comunicazioni all’interno dell’azienda con l’intranet e poi internet e l’e-mail. L’arrivo della telefonia mobile nel mondo consumer portò un cambiamento significativo nella vita delle aziende e delle persone. Queste tecnologie, internet e telefonia cellulare, ebbero impatti sul lavoro non solo in termini di luogo fisico, ampliandone a dismisura il perimetro e i confini, ma anche sulla modalità di lavorare delle persone, alle quali si chiedeva di raggiungere sempre più velocemente i risultati, facilitati proprio dagli strumenti a disposizione.
In tutti questi passaggi “tecnologici”, gli strumenti hanno rappresentato per le persone un alleggerimento nelle attività da svolgere ed una possibilità di ampliarne il raggio di azione, pensiamo solo alla facilità con cui si è potuto iniziare a comunicare con altre persone dall’altra parte del mondo, o alla possibilità di essere raggiungibili anche quando siamo in movimento o in luoghi diversi dall’ufficio.
Ricordo l’entusiasmo generato da queste innovazioni e la rincorsa a farle proprie, a farle entrare come parte della propria quotidianità. Questo ha comportato anche un ripensamento degli spazi di lavoro e di vita, le realtà più avanzate hanno saputo cogliere nel telelavoro un’opportunità, le persone sono state agevolate nel risparmio dei tempi di spostamento, e non da ultimo si è ottenuto anche un beneficio dal punto di vista ambientale.
Tuttavia, senza accorgercene, la tecnologia, oltre ad offrire i benefici che ho indicato, andava sempre più accelerando i tempi della nostra esistenza a ritmi insostenibili. Da qui voglio partire per introdurre:
LE 7 PAROLE CHIAVE PER UNA TRASFORMAZIONE DIGITALE EFFICACE
TEMPO – L’#innovazione tecnologica cresce a ritmi sempre più veloci. Inoltre, come per le informazioni, non è facile selezionare e stare al passo tra quelle più utili e funzionali alla propria realtà. Questo aspetto, va gestito al meglio per riorientare le persone e ridurre al minimo, la pressione che da questa deriva e le conseguenti resistenze interne.
CULTURA – La scelta delle tecnologie deve tenere conto del mercato di riferimento attuale e futuro, del modello di business, ma anche della cultura organizzativa (valori, mission, stile manageriale, comportamenti, idee, obiettivi). La cultura organizzativa è una leva fondamentale nell’affrontare i cambiamenti che la #trasformazionedigitale comporta, quando favorisce l’apertura al #cambiamento, all’#innovazione e la collaborazione tra le persone.
PERSONE – La chiave principale e dirimente di questo processo sono le persone. La tecnologia deve poter rappresentare un reale vantaggio competitivo ed un presupposto per la loro qualità di vita e professionale. Prima di avviare un passaggio così importante, è necessario pensare ad un percorso di ingaggio e coinvolgimento su tutte le fasi del progetto.
LEADERSHIP ED E-LEADERSHIP – In questi due anni abbiamo visto quanto sia importante avere persone con visione che sappiano guidare il #cambiamento, gestire l’incertezza, sostenere anche a distanza nel raggiungimento degli obiettivi individuali e di gruppo.
INTERGENERAZIONALE – La #trasformazionedigitale si può dire pienamente realizzata, solo se riesce ad includere tutte le generazioni presenti in una realtà, valorizzandone le diverse prospettive ed i diversi contributi.
TECNOLOGIA – Deve essere utilizzata come mezzo e non come fine in se stessa. Un errore molto comune di questo tipo di approccio, è quello di pensare i processi in modalità analogica e poi integrarli con la tecnologia. Non fare questo sforzo a monte, comporta un grande dispendio di risorse e la possibilità di trarre vantaggi molto circoscritti dalla #trasformazionedigitale.
BENESSERE – Il concetto di benessere da associare alla #trasformazionedigitale, va inteso in senso ampio. Vuol dire processi più efficienti, meno costosi, e più sostenibili per tutti. Minore fatica per le persone che lavorano nelle organizzazioni, maggiore soddisfazione dei nostri clienti, maggiore capacità di competere nel mercato.